Angelo Michele Pittana, ingegnare laureato alla Normale di Pisa, fu
poeta, scrittore e traduttore. Visse e lavorò per lungo tempo in
Svizzera, acquistandone la cittadinanza. Per molti anni fu decano dell’Union dai Scritôrs Furlans, e curò la pubblicazione del suo periodico “Gnovis pagjinis furlanis”.
Negli anni di residenza in svizzera ebbe modo di avviare importanti
contatti e rapporti con i Ladini del Cantone dei Grigioni, soprattutto
dell’ambiente letterario. Ne troviamo testimonianza nelle "Letaris dal Lasimpon", una rubrica pubblicata su "Int Furlane",
e nel saggio "I Retoromanci oggi: Grigioni, Dolomiti, Friuli". Amante
della propria terra d’origine, si è sempre prodigato per la
valorizzazione della marilenghe, tenendo corsi di lingua e
letteratura friulana e curando numerose traduzioni in friulano, oltre a
firmare svariati articoli, recensioni e saggi su riviste nazionali ed
internazionali. Autore di numerose opere tecniche, fu però soprattutto
un raffinato poeta, guadagnandosi un posto in tutte le antologie di
letteratura friulana.
Nell’agosto 2005, in "riconoscimento al
valore dell'attività culturale da lui svolta, attraverso la quale ha
dato lustro alla Comunità locale ed è stato fautore della crescita
sociale, culturale ed artistica della popolazione non solo in ambito
comunale, ma anche a livello regionale", gli è stata intitolata la
biblioteca civica di Sedegliano.
Opere presenti nella Biblioteca civica "A. Pittana - Agnul di Spere" di Sedegliano: bibliografia
Il catalogo completo della biblioteca è consultabile sul sito www.sbnfvg.it